Arquà Petrarca: uno dei borghi medioevali più belli d’Italia.


Ubicato ai piedi del Monte Piccolo e del Monte Ventolone nella provincia di Padova, Arquà Petrarca fa parte del “Club dei borghi più belli d’Italia”. Chiamato così in onore del famoso poeta che lì vi trascorse gli ultimi anni della sua esistenza, è un borgo medievale che conserva immutato il fascino di un tempo ed è considerato la perla dei Colli Euganei.
Vasti boschi di castagni, noci, faggi, frassini, roveri coprivano i pendii di Arquà, ma erano soprattutto la vite, l’olivo e il mandorlo che contribuivano a creare il suggestivo e tipico paesaggio arquatense.” Così viene descritta Arquà al tempo del Petrarca, in un documento conservato nel Museo Civico di Padova e in effetti ancora oggi la cittadina si presenta in questo modo.
Visitare Arquà Petrarca non è piacevole solo per la natura, ricca e colorata in ogni periodo dell’anno, ma anche perché ci si immergere in un’atmosfera magica semplicemente passeggiando tra case e monumenti medievali, viuzze che salgono tra i declivi dei colli per aprirsi in improvvisi scorci mozzafiato, piazze e ville che ricordano il passato veneziano.


Tra i luoghi di maggior interesse ci sono sicuramente la tomba del Petrarca costruita dal genero Francescuolo da Brossano e la casa in cui il poeta si trasferì nel marzo del 1370 per vivere i suoi ultimi anni.
Conosciuta nel 1364 durante un soggiorno ad Abano Terme per sottoporsi alle cure termali prescrittegli contro la scabbia, Francesco Petrarca s’innamorò di Arquà per la serenità che gli trasmettevano i suoi incantevoli paesaggi e che probabilmente gli rievocavano la Toscana, la sua tanto amata terra natia.
La casa in cui si stabilì, donatagli dal Signore di Padova Francesco il Vecchio da Carrara e restaurata prima di abitarvici, era molto diversa dalle disadorne casupole dei contadini e degli artigiani del posto, coperte per lo più da tetti in paglia e recintate da muretti o palizzate in legno muratura o in legno. L’abitazione del Petrarca, infatti, era delimitata da una recinzione  in pietra e al suo interno conteneva una grande edificio a più piani (parte del quale riservato alla servitù), un’orto, un viridario e diversi terrazzamenti.