Classificato deserto per via delle scarse pioggie,
il Kalahari è in realtà ricco di vita umana, animale e vegetale!

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Il deserto del Kalahari (dalla lingua Tswana “Kgalagadi“, che significa “la grande sete“) è stata l’ultima tappa del nostro viaggio in Botswana. Quarto deserto per dimensione, si estende per circa 520.000 km2, coprendo il 70% del Botswana, una parte dello Zambia, della Namibia e del Sudafrica.
Se state pensando ad una distesa infinita di dune, però, vi sbagliate di grosso. Il deserto del Kalahari, infatti, è perlopiù un altopiano semiarido di sabbia davvero ricco di vita:

  • la vegetazione è molto variegata e comprende più di 400 specie di piante, anche se principalmente vi si trovano graminacee e acacie.
  • tra gli animali, concentrati sorpattutto nelle riserve naturali (la Central Kalahari Game Reserve, la Khutse Game Reserve e il Parco transfrontaliero Kgalagadi), si possono contare in particolar modo iene, leoni, suricati, antilopi e molte specie di rettili e uccelli.
  • il popolo nomade dei San (Boscimani) abita queste aride terre da almeno ventimila anni, vivendo di caccia e raccolta.

Non abbiamo visitato molto del Kalahari (un bellissimo tramonto al Makgadikgadi Pan e una traversata in auto di una giornata per ritornare a Johannesburg, da dove siamo ripartiti per l’Italia), tuttavia quel che abbiamo visto ci è bastato per farci venire voglia di scoprirne di più. Di certo ritorneremo a visitare una delle sue incredibili riserve naturali… Kalahari, aspettaci! 😉

 Altre foto del Deserto del Kalahari

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